Mistero su AirVallée: accordo annunciato da Minervini ma smentito da Zanasi
La notizia, fatta filtrare da Bari, è stata ripresa con grande ampiezza ed evidenza dalla Gazzetta del Mezzogiorno: la ripresa dei voli dal “Gino Lisa” è cosa fatta. A partire da aprile i Dornier della AirVallée decolleranno dallo scalo di viale degli Aviatori alla volta di Milano e Torino. Voli assistiti da contributi pubblici, come è abbastanza normale che sia: la Regione Puglia ha trovato fra le pieghe del suo bilancio un milioncino di euro, la Camera di Commercio si è detta disponibile ad erogarne quattrocentomila. Una colletta che i valdostani (attivi al momento sulle tratte Parma-Parigi e Pescara Torino) avrebbero giudicato sufficiente.
L’assessore Minervini, che parte dell’opinione pubblica di Capitanata aveva indicato come il Grande Nemico dei destini aeroportuali del Foggiano, si è quindi inopinatamente rivelato come il loro maggior sostenitore: la notizia della possibile ripresa dei voli segue infatti quella, ben più importante, dello sblocco dei quattordici milioni di euro necessari all’indispensabile allungamento della pista.
Un’opera che metterebbe lo scalo foggiano in condizione di ospitare velivoli con capienza fino a centosettanta posti, preziosi per il segmento chart eristico, il più funzionale alle esigenze del bacino turistico garganico. Ma le perplessità sull’operazione AirVallée restano consistenti, e se ne è fatto interprete lo stesso presidente della Camera di Commercio Eliseo Zanasi, nel corso di un convegno sulle nuove prospettive del turismo.
Zanasi ha chiarito che in realtà l’accordo è tutto da fare, anche se c’è una favorevole disposizione delle parti. Ha bocciato senza appello ogni ipotesi di voli su Milano con scali diversi da Linate (per la verità si è limitato ad escludere esplicitamente Orio al Serio e l’arrivo a Parma con navetta; ma la sua insistenza su voli “business” lascia a credere che il diniego riguardi anche Malpensa), e questo potrebbe creare problemi di slot alla compagnia subalpina. Inoltre ha precisato che l’erogazione del contributo potrà avvenire solo in presenza di orari ragionevoli, in particolare che permettano l’andata e il ritorno in giornata dalla metropoli ambrosiana.
La perplessità maggiore, comunque, riguarda la politica tarrifaria. Con una capienza massima di trentuno posti, i Dornier, immaginando che partano sempre pieni, hanno un costo per passeggero piuttosto elevato; e se il costo del biglietto A/R fosse superiore ai duecento euro, l’attrazione dei voli in partenza da Bari si farebbe troppo forte. È un po’ presto per capire se questi nodi riusciranno ad essere sciolti in tempo per la primavera. Ma di sicuro non è tutta discesa.
Fonte Puglia d’oggi del 10.2.2012
Categorie: AirVallee, Generale, Notizie, Rassegna Stampa
una Telenovela…..Ciranda de Daunia
Ma abbiamo letto bene tutti?
Vediamo un po’: “… la perplessità maggiore riguarda la politica tarrifaria. Con una capienza massima di trentuno posti, i Dornier, immaginando che partano sempre pieni, hanno un costo per passeggero piuttosto elevato; … biglietto A/R superiore ai 200 euro”.
Deduco che se non fossero pieni costerebbe 300 euro?
Ecco la politica miope di elargire denaro pubblico a banali compagnie dagli aerei zanzara!
E’ prorpio vero: non c’é peggior sordo di chi non vuol sentire. Errare é umano ma perseverare …
Una sola domanda pongo: ma tutto questo é in funzione della campagna elettorale cui ci si accinge? Ancora con mister (?) Vendola? Ancora i SEL dei Pino Lonigro, Elena Gentile e company? Chi pagherà, alla fine, quando tutto ciò sarà franato inevitabilmente per antieconomicità?
Diranno tutti di essere a posto con la coscienza e ci verranno a chiedere nuovamente di votarli?
Solo situazione potrà salvare il Gino Lisa: far coincidere un bacino geoeconomico con una realtà geopolitica, appunto la Moldaunia.
Bye bye Bari …
Volare con aerei da 31 posti?!Ma ancora con questa barzelletta?è chiaro ormai che sarebbe meglio attendere semplicemente l’allungamento della pista(sperando che avvenga al più presto tra l’altro)e intanto contrattare da subito con compagnie “serie” con le quali programmare definitivamente il “futuro” del nostro scalo e non un presente incerto! NO ad AirVallèe,NO ad aerei di “carta”…
Secondo il mio parere sarebbe meglio che il 1.400,00 venisse speso per la pista o fatto tesoretto per il 2013 quando tutti hanno le idee chiare e un programma serio sul turismo garganico e pellegrinaggio.
Abbiamo politici poco seri e presi dalla paura del non voto e sparano cifre e programmi senza senso.
La calma e la pazienza è la virtù dei forti