Al Gino Lisa un parco fotovoltaico e un Vascello dalle idee non pienamente condivisibili…
Come vi abbiamo anticipato questa mattina, nella giornata di ieri si è svolta presso il Gino Lisa una riunione a porte chiuse, in cui la dirigenza di Aeroporti di Puglia ha presentato il progetto di realizzazione di un parco fotovoltaico all’interno del sedime aeroportuale di viale degli Aviatori.
Sposiamo a pieno l’intento ecologista della vicenda, anche se noi di Mondo Gino Lisa non lo riteniamo una delle priorità per l’aeroporto Foggiano, a differenza dell’allungamento dell’attuale pista.
A tal proposito, riportiamo un articolo comparso sul sito di Teleradiorre, con il quale apprendiamo con voi la posizione di Nicola Vascello a tal proposito:
Nicola Vascello ha commentato la notizia diffusa oggi da alcuni organi di informazione sulla possibile realizzazione di un parco fotovoltaico all’interno dell’aerea aeroportuale del Gino Lisa di Foggia. “Sono sconcertato dalla notizia apparsa su alcuni organi di informazione sulla possibile realizzazione di un parco fotovoltaico nell’area del Gino Lisa di Foggia. Mentre, non più di qualche giorno fa, l’assessore regionale ai Trasporti Minervini in un convegno a Vico dichiarava che non ci sono i fondi per l’allungamento della pista, se non attraverso l’attribuzione dei fondi FAS alla Regione Puglia, oggi apprendo, invece, della disponibilità di 40 milioni di euro da investire per la realizzazione di un parco fotovoltaico. Ritengo che la mission di una società come Aeroporti Puglia debba essere quella di investire risorse finalizzate al miglioramento delle infrastrutture aeroportuali con l’obiettivo di supportare lo sviluppo dei territori e non quella di realizzare parchi fotovoltaici. Nei prossimi giorni interesserò il gruppo consiliare dell’UDC al Comune di Foggia, affinchè approfondiscano la questione con il Sindaco in modo tale da fare chiarezza sulla vicenda e capire con precisione quale sia l’esatta ubicazione di questo parco, perchè non vorrei che fosse l’ennesimo escamotage messo in campo da Aeroporti Puglia per chiudere definitivamente la vicenda Gino Lisa. Voglio ricordare che era attiva sin tempi della seconda guerra mondiale una pista (la cosiddetta pista degli inglesi interamente ricadente nel sedime aeroportuale) ortogonale a quella esistente, che se si volesse riprendere in considerazione potrebbe essere realizzata senza procedere ad espropri, superando i 2000 metri di lunghezza. Non vorrei che la realizzazione di un parco fotovoltaico pregiudicasse definitivamente il possibile sviluppo del Gino Lisa, in una direzione che non preveda ostacoli di nessun genere”.
A parer nostro, siamo pienamente d’accordo nella denuncia sui famosi “fondi” che un giorno sembrano non esserci, ed un altro invece si… Si tratta, ricordiamo, di fondi europei che, per norma, dovrebbero essere suddivisi in proporzione al numero di abitanti delle province di una regione e/o alla loro estensione: …e la provincia di Foggia è la terza più popolosa della Puglia (la prima è Bari e la seconda è Lecce), ma la più estesa! Ma questi soldi finiscono per il 95% sempre tra Bari e Brindisi… Noi ci domandiamo il perchè…
Sicuramente, un parco fotovoltaico non è un qualcosa di cui Foggia necessita come prioritario… Soprattutto se si disconoscono i termini del progetto e l’occupazione del sedime aeroportuale: in parole povere, se andrà o meno ad interferire con l’allungamento della Pista del Gino Lisa. Anche su questo sposiamo a pieno ciò che ha dichiarato Vascello.
Ma su una questione ci proponiamo ancora una volta di chiarire le idee di tutti, ma soprattutto quelle dell’ex assessore Vascello. Una pista trasversale a quella attuale, la stessa che menziona Vascello, abbiamo dimostrato con documenti alla mano di avere le negatività:
– i venti dominanti a sfavore e quindi di rendere difficoltosi decolli ed atterraggi
– conseguenzialmente di avere una lunghezza realmente utilizzabile inferiore ai famosi 2000 metri e passa di cui si accenna
– di interferire con il “cielo di Amendola” nelle fasi di decollo ed atterraggio degli aerei (il famoso spazio aereo attualmente interdetto ai voli civili)
– di venire a costare molto di più, quindi produrre uno spreco di denaro
– di avere problemi burocratici maggiori
– ecc….
L’attuale pista, invece, può benissimo essere portata, ATTUALMENTE E SENZA ALCUN ABBATTIMENTO DI EDIFICI, fino a circa 1950 m, aumentabili a 2000 ed oltre interrando (ed è fattibile anche questo – l’ANAS attende comunicazioni in merito dal Comune di Foggia) la parte di tangenziale che passa nelle vicinanze…
La stessa pista degli americani che menziona Vascello, abbiamo dimostrato con fotografie storiche dell’epoca, venne ben presto abbandonata, proprio per i suoi problemi di natura “tecnica” dovuta ai venti, rendendola praticamente sempre sfavorevole… Ecco perchè rimase solamente la pista attuale.
Per chi fosse interessato ad approfondire la questione, ricordiamo di leggere il nostro comunicato stampa, emanato in occasione della presentazione del Comitato Gino Lisa avvenuta il 9.7.2010 (clicca qui per leggerlo) in cui è presente anche la documentazione di cui si fa accenno nel presente articolo. Infine, ricordiamo che nell’homepage di Mondo Gino Lisa è sempre consultabile la nostra relazione progettuale sull’allungamento della pista del Gino Lisa, in cui sono presenti analisi sulle alternative (non fattibili e non adottabili).
Questa è bari…..
Calma ragazzi,
non è detto che sia una cosa negativa questa dei pannelli solari, perchè:
1) C’è un’ampia parte del sedime non utilizzata utilizzabile, in particolare quella in basso a sinistra della pista, dove si incontrano via Gioberti e la Tangenziale: lì i pannelli stanno benissimo, e non darebbero alcun fastidio alla pista attuale (anche allungata). Spero che abbiano intenzione di piazzarli lì! (tra l’altro, è proprio lo spazio che dovrebbe occupare la fantomatica “pista trasversale”, così finalmente non se ne parla più una volta per tutte!)
2) Sarebbe una cosa davvero all’ AVANGUARDIA: il “Gino Lisa” diventerebbe, insieme a Palese e Brindisi, uno dei primi aeroporti a sperimentare una cosa del genere, e saremmo finalmente citati ad esempio positivo in tutti i settori dell’ Aviazione Civile a livello nazionale.
3) Gli introiti generati dall’energia elettrica prodotta potrebbero contribuire al sostentamento dello scalo (almeno non si paga più la bolletta dell’Enel per l’aeroporto!), riducendo così i costi di gestione
4) Si tratta pur sempre di un INVESTIMENTO NOTEVOLE per il “Gino Lisa” e per il suo territorio, che non può che avere ricadute positive in termini economici e lavorativi.
Quindi, aspettiamo, speriamo e… vediamo!
Saluti.
BlueAngel69
1 investimento fatto da una societa”tedesca.
2 i soldi vanno a bari
3 a foggia arrivano 500mila euro.
4 significa troncare definitivamente lo scalo foggiano !!!
5 sono tutti una massa di MER….altro che foggia capitale
Comprensibile lo sfogo e la foga, ma attenzione con le parole perchè non è corretto offendere…
Comunque la provincia più popolosa della Puglia è quella di Bari, seguita da Lecce… poi arriva Foggia….
Condivido il pensiero di Enzo. Prima la pista e poi tutto il resto. Basta con le prese in giro
Se ci fosse buona fede i 40 milioni di euro che dicono di avere li dovrebbero investire SUBITO PER ALLUNGARE E RADDOPPIARE LA PISTA.
PER IL FOTOVOLTAICO C’E’ UNA MAREA DI DITTE DISPOSTE A PAGARE UN AFFITTO AI PROPRIETARI DEI TERRENI!!!! SI POSSONO PURE FARE 50 70 ETTARI DI FOTOVOLTAICO MA IN AFFITTO E PURCHE’ NON CONFLIGGANO CON L’ALLUNGAMENTO E IL RADDOPPIO DELLA PISTA!! SENZA SPENDERE SOLDI CHE SERVONO PER LA PISTA!!!!